Here is the italian translation of the interview published in french forum. During the month of June, Michel Vandenberghe and I exchanged a long, informally and we agreed to formalize these exchanges in the form of an interview, virtual interview, but based on my real questions about LENR-Cities, the ecosystem it must organize in order to develop LENR. Meanwhile, as expected, LENR-Cities was founded in Switzerland in Neuchatel, a sign that things are getting serious. Here is this fictional dialogue, accompanied by a short introduction, and additional resources that have appeared helpful. The text, result of our discussions, is licensed under Creative Common.
Il
progetto di LENR-Cities SA
Michel
Vandenberghe, uno dei fondatori di LENR-Cities risponde alle nostre
domande. Il team di LENR-Forum segue questo progetto dal 2012.
Contesto
Alain.
La fusione fredda, alias LENR (Low Energy Nuclear Reactions) presenta
nuovi sviluppi con segni di crescente sostegno da parte
dell'industria, agenzie governative e varie iniziative
imprenditoriali. LENR-Cities è una delle iniziative più
insolite, in quanto non propone un reattore e neanche un laboratorio
ma di sviluppare un ecosistema per il progetto LENR.
Michel
e Didier hanno lanciato nel 2012 LENR-Cities, raggiunti da Georges
nel 2013 e poi da una piccola squadra.
Michel
ed io stesso ci siamo conosciuti sul social network Viadeo, a seguito
di un articolo della NASA, scritto da Alain Samoun sul suo forum "le
città più intelligenti". Il team di LENR-Forum da
allora ha avuto contatti informali ma continui con LENR-Cities, con
il desiderio condiviso di promuovere l'adozione di questa tecnologia.
Michel
è già stato intervistato su LENR-Forum e ha presentato
il concetto di ecosistema, ma è chiaro che questo concetto non
rientra in schemi tradizionali. Il concetto merita di essere spiegato
ancora, così come l’avanzamento del progetto.
La
comunità degli "attivisti" LENR, desiderando che le
LENR crescano rapidamente, si aspetta reattori venduti su grande
scala, o almeno una energia elettrica LENR, in attesa di auto
alimentate da LENR e naturalmente la famosa "teiera LENR".
Noi
crediamo che le LENR siano una delle principali innovazioni che
cambieranno il mondo e non senza opposizione dall’ambiente
accademico ed economico.
In
cosa LENR-Cities cambia tutto e come avanza il progetto? Questi
saranno i temi chiave di questa sintesi di diversi scambi.
Alain:
Buongiorno Michel
Michel:
Buongiorno Alain.
Alain:
Lei ha ritardato il nostro appuntamento di maggio ai primi di luglio
ed eccoci qui. Oggi spero di sapere tutto su progetto LENR-Cities☺
Michel:
Ci metterò tutta l’energia☺
La
sintesi delle nostre discussioni.
1.
Qual è la vostra proposta?
Alain:
Cosa fa LENR-Cities?
Michel:
In particolare, LENR-Cities propone di raggruppare sotto un unico
progetto ricercatori, industriali e investitori per affrontare la
sfida dell'energia. Abbiamo concepito un progetto e un'organizzazione
del mercato per realizzare ciò. L'obiettivo è quello di
creare nuovi mercati nel settore dell'energia.
Alain:
Che tipo di organizzazione del mercato?
Michel:
Un ecosistema. Noi articoliamo le capacità tra i partecipanti
come offerte win-win e le componiamo sotto forma di offerta completa
per i partner e clienti dell'ecosistema.
Alain:
Può definire la nozione di "ecosistema"?
Michel:
Semplicemente, diciamo un gruppo di attori la cui combinazione crea
un ambiente adatto al loro sviluppo, vale a dire lo sviluppo delle
loro attività.
Alain:
Va oltre le idee di networking, collaborazione o cooperazione.
Michel:
Sì, lavoriamo e sperimentiamo questo modello di sviluppo da
anni e abbiamo un approccio pratico.
Alain:
L'ecosistema è un mezzo?
Michel:
Sì, l'obiettivo è quello di sviluppare una offerta
tecnologica LENR e di mutualizzare le capacità di
industrializzazione al fine di moltiplicarne le applicazioni. Lo
scopo dell’ecosistema è quello di garantire lo sviluppo
delle attività di ciascun partecipante, comprese quelle di
LENR-Cities, che formano il cuore del settore LENR. Va tenuto
presente che lo sviluppo di un ecosistema è anche un'attività
in sé.
Alain:
LENR-Cities ha particolare esperienza nello sviluppo dell'ecosistema?
Michel:
Sì, il nostro team sta lavorando su questa esigenza di anni.
Abbiamo una vasta esperienza con l'obiettivo di ridurre il rischio
per ogni attore, aumentando il valore dell’offerta di ciascuno
di essi. Abbiamo partecipato a molti progetti di carattere dirompente
e questo obiettivo è centrale.
Alain:
Il vostro compito sarà dunque quello di sviluppare un
ecosistema per le LENR.
Michel:
Sì, a patto che se ne capisca il significato. Creare e
sviluppare un ecosistema per le LENR significa creare un mercato, il
suo nucleo, per attori che abbiano l'ambizione di sviluppare un
settore LENR. Per questo motivo intendiamo sviluppare e
commercializzare prodotti e strumenti per allineare gli interessi dei
player in una rete di progetti.
Alain:
Vorreste diventare una sorta di gestore del mercato di un nuovo
genere?
Michel:
In un certo senso, per dargli un nome parliamo di "Venture
Industry".
Alain:
Voi utilizzate il termine LENR in maniera generica.
Michel:
Usiamo il termine LENR per descrivere un insieme di applicazioni per
una nuova ingegneria della materia, sviluppata come ampliamento delle
nanotecnologie e della scienza dei materiali, e applicata
all'energia, le trasmutazioni, la superconduttività, la
produzione idrogeno o produzione diretta di energia elettrica. Questo
elenco non è esaustivo. Le applicazioni di questa tecnologia
sono molteplici e i mercati sono enormi e interessano tutti i
settori, aprendo nuovi mercati nel riciclaggio delle risorse o
nell’autonomia delle attrezzature, dal trasporto ai robot per
esempio.
Alain:
Perché il nome LENR-Cities?
Michel:
Una città è un ecosistema e il nostro progetto è
di creare un punto di sintesi per portargli energia☺
Alain:
Credo di capire il vostro progetto.
Michel:
Formalmente, questo è ciò che leggerete nello statuto
della nostra società. La società progetta, sviluppa e
commercializza - strumenti e prodotti - per lo sviluppo economico e
commerciale - di un ecosistema di attività scientifiche, di
ingegneria finanziaria e industriale. E la sua missione: Questo
ecosistema favorisce lo sviluppo di una industria traente beneficio
dalla scienza dei materiali e della materia e della sua applicazione
nel campo dell'energia.
Alain:
Cosa offre l’ecosistema ai partecipanti?
Michel:
Agli industriali di partecipare e beneficiare dei risultati
dell'ecosistema per integrare le loro offerte in un settore LENR, ai
finanziatori di disporre di un nuovo modello di finanziamento
dell'innovazione e della ricerca e ai ricercatori di sviluppare la
tecnologia LENR nell'ambito dei propri progetti, riducendo il rischio
per tutti i partecipanti. L'offerta dell'ecosistema è distinta
dalle offerte proprie dei partecipanti. L’offerta di
LENR-Cities è l’ecosistema stesso.
Alain:
Cosa offre l'ecosistema ai suoi clienti?
Michel:
Sviluppare le proprie attività nel settore LENR: agli
industriali, creare un nuovo mercato nel loro settore di attività,
agli investitori investire in nuovi mercati, e agli scienziati essere
associati all'ecosistema nello sviluppo dei progetti con i primi due.
Alain:
Una proposta che richiede di far co-evolvere una serie di offerte sul
mercato.
Michel:
è ben per questo che essa viene sviluppata solo da un
innovativo ecosistema iniziale e organizzata come una rete di
progetti.
Alain:
Assicurare la continuità in una fase di innovazione di rottura
in qualche modo?
Michel:
Sì, ogni innovazione dirompente è una sfida per ogni
azienda e siamo ad un punto in cui il flusso di rotture interessa
tutti i settori,
Alain:
Qual’è la vostra proposta?
Michel:
La nostra proposta di valore è quella di consentire alle
aziende di sfruttare le loro posizioni competitive in una fase in cui
il gioco della concorrenza va molto di fretta.
2.
Qual è la vostra differenziazione?
Alain:
L'ecosistema?
Michel:
Sì, per costruzione, non siamo in concorrenza con nessun
attore sul mercato LENR. Siamo complementari ad ognuno di essi. Ogni
attore ha la necessità di sviluppare il proprio ecosistema. La
nostra offerta soddisfa questa esigenza. Noi ci differenziamo per la
nostra competenza sull’ecosistema. E 'per questo motivo che
alcuni player possono essere nostri partner e altri clienti. I nostri
partner sono quelli con i quali LENR-Cities è in grado di
sviluppare un ecosistema aperto per estendere naturalmente il mercato
LENR e quindi l'attività dell'ecosistema stesso. Si tratta di
creare nuove industrie a lungo termine.
Alain:
Questo ecosistema è aperto a tutti?
Michel:
L'ecosistema fornisce l'accesso alle LENR a tutti gli attori affinché
essi integrino l’industria LENR, essendo l'ecosistema il nucleo
iniziale. Una società può scegliere di essere un
partner nell'ecosistema se è in grado di rispondere alle
nostre offerte di win-win, altrimenti è un cliente. Il partner
industriale o investitore deve investire nell'ecosistema, il cliente
sui mercati sviluppati dall'ecosistema. Si noti che ogni cliente può
ovviamente trattare direttamente con un attore dell'ecosistema, ma
ovviamente solo sulle proprie offerte.
Alain:
Ogni attore può dunque avere accesso alle offerte
dell'ecosistema.
Michel:
Sì, chiunque deve poter entrare nel mercato LENR; questo è
il modo per coinvolgere una transizione massiccia, una condizione per
l'adozione delle LENR. Si pensi ad Internet.
3.
La tecnologia LENR
Alain:
Per sviluppare un settore, lo sviluppo delle LENR deve completarsi.
Considera questo un fatto certo?
Michel:
La realtà delle LENR è inscritta negli studi pubblicati
da 25 anni a questa parte. Evidenze dimostrano che esiste un percorso
fra chimica e fisica nucleare che permette di trasformare la materia.
Per noi, il controllo delle LENR e lo sviluppo del suo mercato sono
solo una questione di tempo. Strutturiamo un futuro mercato per la
rimozione degli ostacoli e accelerare il processo. Si noti che questo
stesso approccio può essere applicato a qualsiasi innovazione
di carattere dirompente.
Alain:
Quando immaginate che arriveranno le prime applicazioni?
Michel:
Con le condizioni favorevoli per il raggiungimento degli sforzi di
ricerca necessari per compiere il passo finale nei prossimi 2-3 anni
per i primi risultati utili.
Alain:
Lei ha usato la frase "trasformare la materia"
intenzionalmente?
Michel:
Sì, come ho detto nell'introduzione.
4.
L'esigenza di mercato
Alain:
Perché vi siete dedicati fin dall'inizio nello sviluppo di un
ecosistema?
Michel:
Quando abbiamo iniziato a lavorare sulle LENR, abbiamo riconosciuto
il profilo di una innovazione dirompente. Sappiamo per esperienza che
mostrare non è sufficiente a dimostrare o a promuovere
l'adozione. Se LENR offre in realtà una energia a basso costo
di produzione e di utilizzo, abbondante e pulita, la sua natura
dirompente è un ostacolo alla sua accettazione da parte del
mercato e quindi al suo sviluppo in previsione del suo impatto.
Alain:
In altre parole, l'ostacolo viene dagli operatori di mercato stessi.
Rimuovere questo ostacolo è la necessità a cui voi
volete rispondere.
Michel:
Sì, le questioni relative allo sviluppo delle LENR e il suo
futuro impatto sul mercato non possono essere separati. Ci deve
essere un mercato in cui l'impatto risulta ridotto al minimo in
questo mercato e trovare i modi per incoraggiarne lo sviluppo.
Alain:
Confesso che io non vedo come possiate fare! Ma la necessità è
chiara e universale.
Michel:
Sì LENR è un caso perfetto. Possiamo applicare anche ad
altre innovazioni di carattere dirompente e soprattutto per
sviluppare applicazioni future di LENR.
Alain:
Sviluppare un nuovo modello di finanziamento per l'innovazione è
una delle necessità?
Michel:
Ieri si investiva per prendere dei mercati. Domani si investirà
per creare mercati, quelli attuali spariranno. Gli eventi dirompenti
saranno la norma e i mercati esistenti troppo stretti in un mondo
finito e competitivo. Questa è l'unica fonte di crescita.
Michel:
Ho trovato interessante il blog di cui lei mi ha parlato durante le
nostre discussioni.
Alain:
Philippe Silberzahn sull’innovazione dirompente. Il suo blog e
il suo articolo "Imprenditorialità, patchwork pazzo".
Ho messo i link nelle note.
5.
Il vostro approccio.
Alain:
Lei ritiene che l'introduzione delle LENR sarebbe una grande sfida
per gli attori sia industriali che investitori indebolendo le loro
offerte e i loro investimenti. Ecco perché ne ritardano lo
sviluppo. È certo che, se saprete interessare gli industriali
e investitori al futuro mercato LENR le cose accelereranno.
Michel:
Sì, per i ricercatori in primis e le loro imprese scientifiche
e tecnologiche.
Alain:
Come contate allora di convincere chi non avrebbe interesse?
Michel:
Non stiamo cercando di convincerli. Oggi le aziende non investono
abbastanza nelle loro attività presenti, perché sanno
che il flusso continuo di innovazioni riduce costantemente la loro
durata di vita. Esse devono innanzi tutto rinnovare i loro mercati e
prendere posizioni in nuovi mercati. Noi proponiamo un modello di
business a questo scopo. Consideriamo l'attuazione di LENR come un
evento certo, come lo sappiamo per altre innovazioni dirompenti.
Alain:
Se è certo, non è più un rischio?
Michel:
Assolutamente, si dovrebbe comprendere che la natura fondamentale del
rischio cambia. Cosa bisogna fare prima e dopo un evento che sappiamo
certo e che per sua natura può distruggere il vostro mercato.
L'incertezza, così il rischio si riferisce alla data
dell'evento.
Alain:
A che punto sono le aziende tecnologiche già in gara?
Michel:
Le imprese scientifiche e tecnologiche immaginano di sviluppare
prodotti LENR dimenticando o non capendo che nessun modello specifico
classico di business funzionerà dopo che il primo prototipo in
scala pre-industriale sarà disponibile. Ecco perché
hanno tanta difficoltà a trovare le risorse necessarie. Un
investitore ha bisogno di sapere come saranno valorizzati i suoi
investimenti.
Alain:
Ma queste aziende di tecnologia hanno altri alleati?
Michel:
Queste aziende sono corteggiate da molti attori con varie intenzioni
tra cui alcune per creare questo mercato. Ma questi attori hanno lo
stesso problema. Non è un problema delle aziende ma un
problema di mercato. Nessun singolo attore può riuscire a
nostro avviso, con una domanda superiore all'offerta di diversi
ordini di grandezza quando il mercato si aprirà. Il nostro
obiettivo è quello di essere in grado di far crescere
l'offerta al livello di un mercato.
Alain:
Vuole dire che non si può innovare senza la 'complicità'
del mercato?
Michel:
Il processo di innovazione può essere analizzato dal punto di
vista della capacità di un’azienda o di un individuo di
convincere un mercato. Si può considerare una prospettiva più
globale. Possiamo dire che il mercato innova quando coloro che hanno
un interesse in questo mercato convergono nell’adottare
l’innovazione. Questa lettura fornisce un importante ruolo
all’innovazione organizzativa, in primo luogo al modo di
realizzare questa convergenza.
Alain:
Il mercato oggi tenderebbe a sopprimere il fattore di rischio
rallentando lo sviluppo, e lei ha scelto di ridurre il rischio.
Michel:
Esattamente. Noi rispondiamo organizzando un mercato lungo tutta la
catena di valore che noi ristrutturiamo. Le nostre proposte di valore
sono specifiche per ogni gruppo di attori, scienziati, industriali e
investitori, e la nostra proposta complessiva li inscrive in un
sistema che dà senso e credibilità a ciascuno di essi,
con l'effetto di ridurre i rischi di ciascuno, la sia nella sua
attività che sul mercato.
Alain:
Nella scienza, le due ragioni più frequentemente citate per il
lento sviluppo sono la mancanza di collaborazione tra i ricercatori e
la mancanza di finanziamenti seri. Che ne pensa?
Michel:
La mancanza di finanziamenti è il risultato delle aspettative
degli attori. Migliorare la collaborazione tra i ricercatori è
fondamentale perché la molteplicità degli studi e delle
analisi mostrano che la tematica è intrinsecamente
interdisciplinare. Vorrei aggiungere a questo elenco, le modalità
di riconoscimento del lavoro scientifico per il quale abbiamo anche
una proposta innovativa.
Alain:
Come pensate di promuovere l'interdisciplinarità tra i
ricercatori?
Michel:
L'interdisciplinarietà significa che diversi campi di ricerca
si integrano in un dominio più vasto, ed è in questo
dominio noi intendiamo valorizzare e nel quale porteremo le nostre
capacità di industrializzazione.
Alain:
Cosa pensano gli scienziati del vostro progetto?
Michel:
Coloro ai quali lo abbiamo presentato sono interessati. Miriamo a
presentarlo alla comunità mondiale impegnata nel campo.
Alain:
Che cosa gli offrite?
Michel:
Di facilitare gli investimenti nella ricerca, minimizzando il proprio
rischio senza ulteriore obbligo se non quello di partecipare
all'ecosistema. Offriamo diverse modalità di partecipazione.
Una società può stipulare un contratto con l'ecosistema
nel modo consueto (contratto di licenza) o su un modello innovativo
che la associ alla fase di industrializzazione e ai suoi benefici.
Alain:
Finanziamenti per la ricerca: Può chiarire?
Michel:
Noi non finanziamo attività di ricerca direttamente con
l'eccezione delle attività interdisciplinari. Offriamo la
gestione del rischio per tutte le parti interessate. Noi
mutualizziamo la riduzione del rischio e miglioriamo il valore della
propria attività attraverso la loro partecipazione
nell'ecosistema. Abbiamo delle proposte di valore per ogni attività
specifica e, per prendere una quota dei benefici previsti, gli
investitori e gli industriali investono nell'ecosistema.
Naturalmente, inizialmente, questi investimenti sono principalmente
nel finanziamento della ricerca.
Alain:
L'ecosistema è un’azienda?
Michel:
No, è unicamente concretizzato da un contratto aperto, in
corso di elaborazione da LENR-Cities
Alain:
LENR-Cities è l'ecosistema?
Michel:
No, LENR-Cities è nell'ecosistema, e la sua posizione è
anch’essa definita attraverso questo contratto.
Alain:
Qual è il nome di questo ecosistema?
Michel:
Il marchio dell’energia imprenditoriale. Chiamiamolo ecosistema
per adesso.
6.
Il marchio
Alain:
Volete sviluppare un marchio?
Michel:
L’energia è ovunque, richiesta in ogni campo. Il marchio
creerà un legame con l’ecosistema tra le molteplici
iniziative
7.
La vostra risposta.
Alain:
Modificare le aspettative degli attori i cui prodotti, investimenti,
strategia di investimento o potere sarebbero messi in discussione
dalle LENR, coinvolge parecchia gente☺.
Mi sembra impossibile cambiare ciò.
Michel:
Non possiamo cambiare queste aspettative, soprattutto nel breve
termine. Non è una questione di trasformare il gioco esistente
ma di sovrapporvene un altro che permetta di realizzare in un
perimetro controllato gli effetti di questo gioco lavorando con gli
innovatori interessati.
Alain:
Lei parla di cambiare il gioco al mercato stesso, ma nessuno lo
rappresenta.
Michel:
è il ruolo di LENR-Cities. Noi siamo un attore
nell'ecosistema e curiamo i suoi interessi, il suo piano di battaglia
sviluppando di un "business plan aperto" per finanziarlo.
Alain:
Riassumo: Creare e gestire un ecosistema che integri le attività
di un gruppo di attori, scienziati, industriali e investitori
interessati alle LENR, offrendo loro di soddisfare il proprio
obiettivo al tempo stesso creando un’offerta completa che dia
valore alla loro. Il vostro mestiere è quello di concepire
strumenti e metodi per sviluppare questo ecosistema e la sua offerta
globale.
Michel:
Ottimo☺
Riassunto
8.
Come funziona.
Alain:
Qual è il vostro quadro di analisi?
Michel:
Conosciamo i modelli di tipo 'business sociale' e li trasponiamo nel
settore ricerca e industria. Noi lavoriamo sul rapporto tra la
condivisione del valore e la concorrenza tra gli operatori sulla
catena di valore.
Alain:
Qual è l'idea?
Michel:
Riduzione dei rischi per ogni attore nelle proprie attività
ricostruendo in altro modo il gioco di condivisione del valore,
aumentando allo stesso tempo il valore complessivo. Alla fine, avremo
concepito tre innovazioni organizzative il cui effetto combinato
rende possibile la trasformazione della condivisione di valore.
Alain:
E il beneficio?
Michel:
rendere disponibili delle offerte uniche di tipo win-win tra attori
dell'ecosistema. L'ecosistema è una sorta di mercato aperto,
parliamo di ambiente "market sandbox", un ambiente dove
l'organizzazione allinea gli interessi di tutti gli attori attorno
alle LENR. Ogni attore nell'ecosistema trova alla volta sia un
mercato che la capacità di sviluppare la propria offerta.
Alain:
Il suo "market sandbox " è un ambiente di
prototipazione di mercato?
Michel:
Piuttosto un ambiente per creare nuovi mercati.
Alain:
Si parla di partner dell'ecosistema e poco dei suoi clienti?
Michel:
Per fare questo, dobbiamo prima chiarire la portata dell'ecosistema,
tenendo presente che l'obiettivo dell'ecosistema non deve essere
confuso con quello dei suoi partecipanti. Ad esempio, l'ecosistema
sviluppa tecnologia, ma non mira a sviluppare una batteria o un
reattore LENR, ma alcuni dei partecipanti ce l’hanno.
Alain:
Capisco che LENR-Cities ha un obiettivo, l'ecosistema ne ha un altro,
e che l'ecosistema come ciascuno dei partecipanti risponderanno agli
obiettivi dei loro clienti.
Michel:
Esatto, e per tornare alla sua domanda iniziale, la riformulerei in
questo modo: come differenziereste partner e cliente? Un partner è
in grado di proporre le offerte dell’ecosistema, un cliente ha
accesso solo alle offerte dei partner dell'ecosistema. L'ecosistema
sviluppa le sue offerte proprie e un partner può trarne
beneficio solamente a condizione di premessa e poi operativa di
partecipare all'ecosistema.
Alain:
complesso e semplice al tempo stesso.
Michel:
Il meccanismo interno è complesso, ma l'uso sarà
semplice.
Alain:
I vostri partner hanno bisogno di capire questo meccanismo?
Michel:
E 'importante che i nostri partner scientifici comprendano che
adattiamo le loro offerte alle esigenze dell'industria e degli
investitori e che per andare sul mercato, se hanno costituito delle
aziende, essi hanno bisogno di lavorare con l'industria e gli
investitori. Lo stesso ragionamento vale per industriali e
investitori.
Alain:
Cosa offrite ai vostri partner?
Michel:
Le risponderò indirettamente. Non usiamo un modello che
disaccoppia gli investimenti dalle attività di ricerca e
industriali in modo da garantire alle imprese scientifiche e
tecnologiche la necessaria indipendenza e di rimanere aperti a un
ampio spettro di applicazioni. Stiamo sviluppando un modello di
proprietà (Open IP) promuovendo la condivisione di
informazioni e attività interdisciplinari tra scienziati pur
conservando i loro propri diritti. In una seconda fase, potremo
sviluppare un prodotto assicurativo per promuovere la trasformazione
verso l'industria LENR offrendo di investire nei mercati e non sulle
imprese.
Alain:
Implementare questa offerta prenderà del tempo
Michel:
Certo, e l'ecosistema globalmente ha per obiettivo di svilupparla.
Alain:
I’attività di LENR-Cities si evolverà con lo
sviluppo dell'ecosistema?
Michel:
Evidentemente, più avanti imposteremo lo sviluppo di un centro
a Neuchâtel, in Svizzera, per la creazione di nuove attività
e per fornire gli strumenti di produzione per l’industria LENR.
Alain:
Questo potrebbe essere un progetto per una grande azienda.
Michel:
No, un progetto che deve coinvolgere diverse grandi aziende. Dato che
la governance deve essere adattabile e malleabile in ciascun comparto
della catena di valore in evoluzione, solo una start-up, o al più
una rete di start-up è in grado di progettare e implementare
il kernel di un tale progetto.
----------------------------------
Alain:
Qual è la vostra proposta a queste grandi aziende?
Michel:
Noi proponiamo loro di co-sviluppare un ecosistema di attività
LENR per la loro industria.
Alain:
Lei mi ha parlato di 650Labs nella Silicon Valley, quando abbiamo
parlato di transizione dei mercati per illustrare questa evoluzione.
Michel:
650labs è un buon esempio. Questa azienda è a monte
della catena di valore dove di inserisce LENR-Cities. Le grandi
aziende hanno capito che la transizione al digitale e la velocità
di questa transizione non lasciano loro altra scelta se non quella di
reinventare continuamente la loro attività, in particolare per
consentire al mercato di integrare le loro capacità in
funzione della creazione di valore aggiunto che esse apportano, tutto
questo in cicli molto brevi. In questo contesto, il quadro di
valorizzazione della scienza non è più adeguato. La
scienza deve diventare un attore del mercato a pieno titolo e questa
tendenza deve permettere di finanziare la ricerca in altro modo.
9.
La vostra squadra e i vostri partner
Alain:
Qual è il profilo ideale dei vostri partner?
Michel:
Il nostro progetto si rivolge a imprenditori aperti ad esplorare la
gamma delle possibilità partendo da ciò che hanno,
sapendo pensare in termini di rischi e non di certezze, sapendo che
un progetto scrive il piano e sapendo trarre profitto dall’incertezza
e non pensando che sia impossibile☺
Abbiamo rapporti con
altre squadre con cui lavoriamo su progetti scientifici, finanziari e
giuridici innovativi.
Alain:
Chi sono i vostri partner?
Michel:
Sappiamo dove vogliamo arrivare e prendiamo il cammino così
come viene, anche disposti a fare un paio di deviazioni. Le regole di
sviluppo dell'ecosistema sono note. Per contro, ciò che crea
l'ecosistema dipende da coloro che effettivamente vi partecipano.
Tutte le attività sono parte di una rete di progetti svolti da
diverse squadre. Noi applichiamo sempre il modello.
Alain:
cominciamo allora con il vostro team. Chi sono i fondatori di
LENR-Cities?
Michel:
Didier e Georges. Ognuno di noi ha più di 50 anni e questo è
importante nelle nostre motivazioni. Didier è un innovatore
del settore industriale ed è responsabile per la componente
industriale del progetto. Georges è il nostro CFO. E
'responsabile per lo sviluppo dei partenariati in Svizzera.
Alain:
La società Kresenn è stata il primo partner sulla
strada di LENR-Cities?
Michel:
Sì, una startup guidata da Angelo. Angelo non è un
fisico, ma ha una capacità unica di approccio alle cose in
questo campo. Ha un ruolo fondamentale nell'ecosistema e si occupa
dello sviluppo della struttura incaricata delle attività
scientifiche interdisciplinari. Inoltre noi supportiamo il suo
proprio progetto di sviluppare un laboratorio di ricerca europeo come
supportiamo tutti i progetti dei ricercatori partner.
Alain:
Il vostro progetto è in un contesto europeo. Quali sono gli
agganci a livello internazionale?
Michel:
In Italia, nei paesi scandinavi, in Svizzera, in Inghilterra
principalmente. Vorremmo anche lavorare con i nostri amici
giapponesi. Abbiamo già punti di contatto in molti di questi
paesi. Inoltre siamo già stati avvicinati ad esempio da attori
in Brasile e in India.
Alain:
E la Francia?
Michel:
Il sistema francese è particolarmente sensibile ai
cambiamenti. Vorremmo vedere diverse grandi aziende sostenere il
nostro progetto.
Alain:
Voi non potreste gestire così tante cose in parallelo anche se
aveste accesso domani mattina a notevoli risorse finanziarie e umane.
Michel:
In un modello tradizionale sarebbe altamente improbabile. Da qui
l'importanza dell'ecosistema e il suo modello di crescita virale in
interdipendenza. Per costruzione, il nostro obiettivo è quello
di minimizzare il perimetro di LENR-Cities per poter dedicarci
all'essenziale.
Alain:
Siete già in trattativa con importanti aziende, nomi?
Michel:
Sì. Troppo presto☺
Alain:
In fase di incubazione del progetto avete lavorato con LENR-Cars e
LENR-Invest. Quali sono i vostri rapporti attualmente?
Michel:
Abbiamo lavorato con loro per prototipare il nostro ecosistema.
Abbiamo buoni rapporti con Nicolas, il presidente di LENR-cars e
Antoine, uno dei fondatori di LENR-Invest e lavoreremo ancora insieme
in futuro.
Alain:
Avete discusso del progetto con Jean-Paul Biberian, ben noto nel
campo?
Michel:
Jean-Paul è uno dei fisici che si uniscono al nostro progetto.
Siamo in relazione o in contatto con molti scienziati.
Alain:
Lei aveva fatto riferimento a LENR-Forum come partner quando
preparavate il vostro ecosistema. Ci conosciamo da un po’
ormai.
Michel:
Per noi siete interlocutori privilegiati.
Alain:
Lei mi ha detto di essere stato sollecitato, assieme ad Angelo, da
giovani fisici.
Michel:
Sì, e vorremmo aiutarli a prendere in mano la fiamma di una
generazione di fisici e chimici che hanno spianato la strada.
10
Le vostre finanze.
Alain:
Avete fatto una stima delle vostre esigenze finanziarie?
Michel:
Per l’ammortamento sì e siamo finanziati. Per avviare
l'ecosistema iniziale abbiamo bisogno di circa € 2M. In
parallelo, puntiamo a sviluppare una struttura propria di
investimento per l'ecosistema che cercherà il proprio
finanziamento e siamo aperti a collaborazioni in questo ambito.
Alain:
Avete costituito LENR-Cities
Michel:
In corso, stiamo creando LENR-Cities AG in Svizzera☺
Alain:
Pensate di aprire il progetto ad investitori privati, e
se sì, che cosa offrite loro?
Michel:
Tra oggi e il nostro primo giro, saremo attenti ad ascoltare
qualsiasi proposta seria. Noi offriamo loro di partecipare a una vera
avventura e di guadagnare un po' di soldi. Possono anche scegliere di
investire in una struttura assicurativa innovativa, in sincronia con
l'ecosistema, guidata da Marc e Jean-Marc.
Alain:
Avete un business plan?
Michel:
Non nel senso tradizionale di puntare ad un mercato che vale 6.000
miliardi di euro☺
Il nostro obiettivo è quello di fare un primo giro nel primo
semestre del 2015, per trovare i € 2M di cui abbiamo bisogno. In
questo scenario ci sarà un secondo giro per un minimo di 20M €
poiché allora sarà un progetto industriale. Ricordate
che il nostro lavoro è quello di fornire strumenti per
l'ecosistema.
Alain:
Capisco l'importanza del vostro modello di business e la sua logica
di sviluppo virale. Entrerete nella storia, se ci riuscirete. Il
progetto non rientra nel percorso della normale start-up.
Michel:
Vogliamo sviluppare un "cigno nero" dell’industria.
Per questo, abbiamo bisogno di aiuto☺
11
I rischi
Alain:
Quali rischi dovete gestire prioritariamente?
Michel:
I rischi noti a qualsiasi progetto di start-up☺.
Alain:
Il rischio di fallimento del progetto è elevata.
Michel:
Sì, al culmine del suo valore potenziale, tuttavia, provi a
cambiare prospettiva. Immagini che ci si riesca. Quali sarebbero i
fattori di successo? Il lavoro di alcuni fisici che hanno fatto
scoperte che hanno spinto gli altri, alcuni investitori visionari che
hanno apportato una abbondante manciata di euro, 2-3 grandi aziende
che hanno detto al mercato essere interessate al settore; appena una
manciata di innovatori al posto giusto. Tutti gli eventi sono
improbabili a meno che non li si metta in relazione.
Alain:
Come per ogni innovazione, sarete esposti a critiche o peggio.
Michel:
Niente di insolito, dare un valore alle opinioni e ai fatti segue
logiche a ambizioni diverse. Il passato è pieno di esempi.
Oggi abbiamo Internet e la memoria di tutto. Le reputazioni si fanno
e disfano in fretta. Più fondamentalmente, il problema è
complesso scientificamente. La critica viene spesso sulle cose
semplici, mentre spesso per natura, le cose semplici sono l'economia
di una complessità che ci sfugge.
Alain:
Immaginate che una società faccia un passo in avanti e offra
un reattore pre-industriale incorporando una tecnologia esclusiva
come per qualsiasi altro prodotto sul mercato. Che ne sarebbe del
vostro progetto?
Michel:
Supponendo che possa farlo, il mercato crollerebbe. Se questo
business è gestito da un visionario, esso si unirebbe
all'ecosistema per evitare che succeda oppure la tecnologia verrebbe
bloccata dalle Nazioni Unite, per esempio, e resa disponibile a tutti
i suoi membri o, più specificamente replicata da una
moltitudine di attori in modo da neutralizzare l'impatto sui mercati.
Alain:
Un membro del vostro ecosistema potrebbe decidere di andare da solo
una volta che il mercato fosse stato preparato dall'ecosistema.
Michel:
L'obiettivo dell’ecosistema è anche quello di fornire a
tutti la possibilità di avere successo nel proprio progetto.
Si può effettivamente essere irrazionali e di questo si tiene
conto nel nostro modello.
Alain:
Come?
Michel:
Tramite una regola contrattuale banale che afferma che nessun partner
può commercializzare le offerte dell'ecosistema e che
LENR-Cities non può commercializzare nessuna offerta dei
partner dell’ecosistema☺
.
Si noti tuttavia che altre società
possono ottenere diritto di commercializzare le offerte
dell'ecosistema con lo stesso vincolo.
Alain:
Voi siete tenuti a dare molte informazioni ai vostri partner, non è
un rischio?
Michel:
Questo è il progetto di una squadra, ognuno si prende la
propria responsabilità.
Alain:
Come ogni tecnologia, le applicazioni a carattere militare devono
essere sotto controllo.
Michel:
È una necessità.
12
Vantaggi competitivi
Alain:
Se fossi un investitore, vi chiederei: quali sono i vantaggi
competitivi?
Michel:
E le risponderei che non siamo in competizione con nessuno per la
natura stessa del nostro progetto se non con altri che vogliano
sviluppare un modello di ecosistema similare. Ci sarebbe la
concorrenza per essere preferiti dagli attori del mercato. Si tratta
di una competizione sana, poiché tira il mercato verso l'alto.
Alain:
Voi cambiate le regole facendo dell’appartenenza
nell'ecosistema un vantaggio competitivo e condividete con i partner
delle regole nuove.
Michel:
Questo è il modello.
Alain:
E se altri sviluppassero un ecosistema concorrente?
Michel:
Lei vuole dire: Perché dovreste riuscire meglio di altri in un
progetto del genere? Non so rispondere. La domanda in caso di
successo crescerà in modo esponenziale. E 'ovvio che ci
saranno molti ecosistemi più o meno strutturati da questioni
strategiche. So che ciò richiede un particolare cablaggio
mentale e, per coloro che lo possiedono, il razionale è di
collaborare.
13.
Il vostro modello di business
Alain:
Come guadagnate denaro?
Michel:
Solamente sul valore aggiunto creato dall'ecosistema, non siamo un
intermediario. Applichiamo alla ricerca e all'industria un modello
‘social business’ e multi-sided, ben noto nel mondo di
Internet. I nostri ricavi provengono da una frazione degli
investimenti effettuati dall'industria (per coprire i nostri costi,
la maggior parte va a finanziare la ricerca) e dalla nostra
partecipazione alla industrializzazione dell'offerta tecnologica
(sviluppo di applicazioni LENR). In una seconda fase dalle operazioni
di assicurazione il cui scopo è quello di fornire risorse
finanziarie per sviluppare nuove attività nell'ambito LENR
(Invece di finanziare imprese ad alto potenziale si finanziano i
mercati ad alto potenziale). Infine, nella fase finale, dalla nostra
attività industriale con l’obiettivo di sviluppare
strumenti di produzione per l'industria LENR. Il modello si evolve
con il progetto.
14.
Il futuro
Alain:
Lei non ha citato gli Stati Uniti, SRI, Industrial Heat e il sfondo
d’investimenti Cherokee, del loro possibile accordo con la
Cina, della NASA e di Boeing, e di alcune aziende che lavorano sulle
LENR come Brillouin Energy Corporation per esempio.
Michel:
Non è arrivato il momento di sviluppare un polo europeo?
Alain:
Ha dei messaggi?
Michel:
Abbiamo rapporti con altre squadre innovatrici nei campi del diritto,
economia e finanza, in particolare. Contiamo anche su di loro☺
e sul sostegno della comunità scientifica per aiutarci a
implementare questo nuovo modello di finanziamento dell’innovazione
e della ricerca. Vorremmo lavorare in partnership con le università.
Alain:
Il suo colpo finale?
Michel:
Le compagnie energetiche dovrebbero sostenere pienamente il progetto
LENR. La transizione energetica si tradurrà in un cambiamento
del modello di business con più energia da produrre e
consumare, migliaia di micro-griglie e milioni di unità di
produzione da gestire. Lo sviluppo territoriale verrà
radicalmente cambiato con una grande diffusione di cooperative
energetiche, la strada maestra per lo sviluppo di energia
decentralizzata. Con piccole unità produttive, lo sviluppo del
parco si ripagherà in fretta.
Alain:
Qual è la sua visione degli sviluppi del mercato?
Michel:
un nuovo equilibrio tra imprese e innovatori è una evoluzione
inevitabile.
Alain:
La vostra visione a lungo termine?
Michel:
Dobbiamo tenere a mente che abbondanza di energia significa anche
abbondanza di risorse, a cominciare dall'acqua.
Alain:
E se LENR non fosse il Santo Graal?
Michel:
Noi non troviamo sempre ciò che cerchiamo ma oggi non possiamo
fare a meno di trovare.
Alain:
La sua ultima parola?
Michel:
Quando mia figlia mi chiede qual è il mio progetto, io
rispondo: io lavoro per salvare il mondo ma aggiungo non da solo per
rassicurarla☺
Questo la fa ridere ma allo stesso tempo, sa che si tratta di verità.
Alain:
Ora ne sappiamo molto di più sulla natura del vostro progetto.
Immagino che ne avremo una visione più operativa
prossimamente.
Michel:
Non appena avremo raggiunto le condizioni iniziali di successo che ci
siamo prefissati.
Alain:
Che sono?
Michel:
Il supporto di una o due grandi aziende, la cooperazione con almeno
un attore accademico, un finanziamento iniziale, la finalizzazione
degli accordi con degli scienziati chiave, la presenza di uno o più
partner per guidare lo sviluppo delle nostre attività con
l'industria.
Alain:
Il suo calendario per incontrarli?
Michel:
Nel quarto trimestre del 2014, al fine di presentare il nostro
progetto per il nostro primo giro con gli investitori nella prima
metà del 2015.
Alain:
Grazie
Michel:
Grazie per il tempo dedicato alle nostre discussioni e per l’aiuto
in questa sintesi.
Philippe Silberzahn: "Il processo imprenditoriale non è quello di risolvere un puzzle disegnato da altri, ma di assemblare un mosaico con le parti interessate che si scelgono da sole." http://philippesilberzahn.com/…eneuriale-3-patchworkfou/
La competizione è a volte promuovere e sviluppare la cooperazione, che altrimenti piuttosto distruggerebbe il valore. http://angrybearblog.com/2014/…tion-and-cooperation.html
Investimento limitato, le perdite accettabili e i guadagni imprevedibili e illimitati. http://www.contrepoints.org/20…ement-en-perte-acceptable
Nature Scientific Report: Evolution of “Networked Minds" - Gli scienziati dimostrano che un tipo fondamentalmente nuovo di economia è necessario.
http://www.futurict.eu/news/na…ow-fundamentally-new-kind
L’Institute of Venture Science è stato progettato per investire negli approcci ad alto rischio e alto rendimento che possono produrre significativi progressi scientifici http://faculty.washington.edu/…ituteofventurescience.pdf
Disruptor proof point da “650 labs” http://www.650labs.com/disruptor-proof-points/
Troviamo i concetti chiave nelle opere di Norbert Alter sull’"innovazione ordinaria" o quelli di Nassim Nicholas Taleb in "The Black Swan"
Libri e articoli di Edmund Storms, uno degli scienziati assieme a M McKubre e JP Biberian, con una visione ampia del campo. Gli elementi essenziali:
Il suo libro "La Scienza delle reazioni nucleari a bassa energia"
http://www.amazon.com/Science-…mprehensive/dp/9812706208
Articolo di riesame del campo "Stato della Cold Fusion (2010)" http://lenr-canr.org/acrobat/StormsEstatusofcoa.pdf
Per una comprensione storica, leggiamo:
Il libro ben documentato di Charles Beaudette, "Excess Heat" http://iccf9.global.tsinghua.edu.cn/lenr home page/acrobat/BeaudetteCexcessheat.pdf
Vari articoli di Jed Rothwell che, come "custode della biblioteca" http://LENR-CANR.org ha una vasta visione storica.
Epistemologia fornisce una chiave e, soprattutto, Thomas Kuhn "La struttura delle rivoluzioni scientifiche", ben riassunta qui:
http://mip-ms.cnam.fr/servlet/…?ID_FICHIER=1295877018064 http://www.uky.edu/~eushe2/Pajares/Kuhn.html
I lavori di Roland Benabou sul "pensiero di gruppo" « Groupthink : Collective Delusions in Organizations and Markets » http://www.princeton.edu/~rbenabou/papers/Groupthink IOM 2012_07_02 BW.pdf
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