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[00:05] Salve, il mio nome è Renzo Mondaini. Io vivo a Ravenna e lavoro come perito elettronico presso un'azienda di telecomunicazioni. Alla sera come hobby faccio lo scienziato "dilettante". Nell'ultimo anno mi sto dedicando ad esperimenti sulla fusione fredda elettrolitica.
[00:24] La fusione fredda elettrolitica non è altro che una reazione nucleare a bassa energia, non radioattiva. Per realizzarla basta poco: basta un vaso di vetro, possibilmente in Pyrex, metterci all'interno dell'acqua con disciolta una sostanza per rendere conduttiva l'acqua, ci si immergono due elettrodi che andranno alimentati con una tensione continua superiore a 150V, magari regolabile.
[00:57] Questi due elettrodi debbono essere asimmetrici, cioè: l'anodo molto immerso e il catodo meno immerso, con un rapporto circa 1:5–1:6. Per rendere conduttiva l'acqua basta una qualsiasi sostanza che si sciolga e generi degli ioni. Per esempio si può usare qualsiasi tipo di sale, qualsiasi tipo di acido e qualsiasi tipo di base.
[01:27] Alcune sostanze non realizzano la fusione fredda elettrolitica perché non generano ioni in soluzione. Queste sostanze sono le sostanze organiche, per esempio. Per cui non funziona lo zucchero, non funziona l'acido acetico, perché essendo sostanze organiche quando si sciolgono in acqua non generano ioni utili alla conduzione dell'energia elettrica. Un'altra sostanza che non funziona per esempio, ho scoperto, è il bismuto carbonato. È un sale che, purtroppo, non si scioglie in acqua, per cui non può generare ioni, non può generare passaggio di corrente dentro a una cella elettrolitica.
[02:10] Bene, a questo punto vi faccio vedere la fusione fredda elettrolitica come nessuno ve l'ha mai fatta vedere fin'ora.
[Esperimento 1]
[02:27] La fusione fredda elettrolitica può essere eseguita usando un becher in vetro Pyrex, in cui è stato messo dell'acqua con in soluzione un sale; nel nostro caso usiamo o bicarbonato di sodio da cucina o potassio carbonato. Se ne mettono circa 100 grammi al litro. E la fusione fredda elettrolitica si inizia da una semplice elettrolisi dell'acqua. Come vedete, a sinistra abbiamo l'anodo, un elettrodo a cui verrà data una tensione positiva; a destra il catodo, un elettrodo a cui viene data una tensione negativa.
[03:08] Ora vi farò vedere più nel dettaglio… bene, farò vedere nel dettaglio l'elettrodo negativo… lo terrò nelle mani con un guanto dielettrico e applicherò una tensione di 150V continui. Come vedete si ha l'elettrolisi dell'acqua: idrogeno al catodo e ossigeno all'anodo. Ma succede una cosa strana se io sollevo il catodo.
[03:55] Come vedete se io sollevo il catodo si ha una concentrazione di ioni positivi H+ idrogeno. Gli ioni H+ non sono altro che protoni; protoni che se superano una certa intensità di corrente innescano queste scintille. Se io invece abbasso l'elettrodo si spegne questa reazione e esegue solo l'elettrolisi dell'acqua.
[04:37] Se io alzo ancora di più la tensione vado a 200V, si ha questa illuminazione, fino all'incandescenza dell'elettrodo. 300V… 350V… Questo è l'elettrodo di tungsteno.
[Esperimento 2]
[05:14] Ora vi mostro il comportamento di una soluzione di solfato di zinco. L'anodo a sinistra, catodo a destra. Aumento la tensione… porto a 100V… 150V e vedete che si deposita lo zinco sul catodo; si ha l'elettrolisi dello zinco. Zinco sul catodo e solfato all'anodo. Ma se io aumento la tensione e la porto a 200, 300, 350V, ottengo la formazione di plasma.
[06:10] Mentre se diminuisco a 300, 250, 200V… e ho, 150V… e ho l'elettrolisi dello zinco solfato, deposizione di zinco al catodo. Ma se aumento ancora a 200V, 250 e 350… ottengo di nuovo un plasma. Diminuisco: 300… 250… 200… 150… 100. Ottengo deposizione di zinco.
[Esperimento 3]
[07:18] Ora vi mostro una soluzione di solfato di rame. Immergo I due elettrodi; anodo a sinistra, catodo a destra. Applico una tensione continua di 100V, 150V e vedete che si deposita il rame sul catodo: si ha l'elettrolisi del solfato di rame; rame al catodo e ossigeno all'anodo. Se aumento la tensione… sentite: si ha una vibrazione del vaso… e si ha l'innesco della fusione fredda elettrolitica.
[08:10] Mentre se abbasso la tensione… 200V… 150V… 100V… vedete che c'è il passaggio di un fenomeno: dalla fusione fredda si ha l'elettrolisi: deposizione di rame al catodo e ossigeno all'anodo. Sono a 120V. Aumento: 200, 300, 350.
[09:02] Diminuisco: 200… 150… 100, e a 100V si ha… ora aumento… si ha l'elettrolisi del solfato di rame.
[00:00] […] ho un anodo positivo, 350V; immergo il catodo negativo, si forma la fusione fredda elettrolitica. Ma cosa succede se io immergo per primo il catodo e poi immergo l'anodo per secondo? Vedete che avviene una reazione insignificante. Però cosa succede se io tocco il vetro con l'anodo? Si forma una reazione, fino a fondere il vaso.
[00:51] Vedete la reazione violentissima sul vetro. Il vetro che fonde. Il vetro addirittura che continua a bruciare.
[Esperimento 2]
[01:44] Ora vi farò vedere una soluzione di sodio nitrito in cui ho fatto spaccare il vetro che lo contiene, e vi faccio vedere che prende fuoco il vetro con il po' di liquido che cola attraverso le crepe. Si forma un plasma… che incendia il vetro. Un plasma che incendia il vetro.
[Esperimento 3]
[04:14] Ora vi mostro il comportamento di una soluzione di stagno cloruro. Anodo a sinistra e catodo a destra. Aumento la tensione. Aumento la tensione e ho la deposizione di stagno sul catodo; eseguo l'elettrolisi dello stagno cloruro. 100V… 150… 200… 300… 350. Si ha la formazione di plasma senza deposizione di stagno.
[05:17] Ora diminuisco la tensione: 300V… 250… 200… 150… 100… e a 100V, aumento… 150… ho la deposizione dello stagno sul catodo.
[Esperimento 4]
[05:58] La fusione fredda elettrolitica si esegue partendo da una normale elettrolisi dell'acqua. Si inseriscono due elettrodi in una soluzione contenente un sale: in questo caso il bicarbonato di sodio. A sinistra avremo l'anodo positivo e a destra il catodo negativo. A questo punto si applica una tensione, crescente, e vediamo che si forma l'eletrolisi dell'acqua: ossigeno a sinistra all'anodo; idrogeno a destra al catodo.
[06:35] Ma aumentando la tensione, portandola diciamo a 100V in questo momento, 150… avviene un fenomeno di innesco di un plasma. Portiamo la tensione a 170V… 180… vediamo che il plasma aumenta… 200V… si forma un plasma continuo. Sono a 200V, 250… 300… 300V, 350.
[07:41] Ora abbasso: 200V… 150… 100V. A 100V si mantiene. 80V… 70… 60… 50V e si ha il ritorno all'elettrolisi dell'acqua.
[Esperimento 5]
[08:39] […] in grafite. Ora applico la tensione di 50V e vediamo che si forma ossigeno all'anodo e idrogeno al catodo. Aumento, arrivo a 80V, a 100V… a 100V inizia la reazione. 150V… 200V… 300V… 350V. Si è consumato l'elettrodo.
[Esperimento 6]
[09:38] Ecco ancora un catodo di grafite, con 350V.
[Esperimento 7]
[10:05] La stessa tensione come anodo.
[00:05] Ora vediamo più da vicino l'innesco di questa reazione. Aumento la tensione, si ha la produzione di idrogeno al catodo, fino a che, superati I 150V, avvengono queste scintille, queste piccole esplosioni. Ecco, adesso calo la tensione a 100V, 120V… diminuisco… siamo a 100V, 80V.
[00:58] Ecco la forte emissione… una forte emissione di raggi infrarossi che rendono sfocata l'immagine alla telecamera. Siamo a 150V, ora aumento a 200… 250… 300… 350V.
[Esperimento 2]
[01:42] […] mostrerò alcune cose, alcuni fenomeni anomali. In questa soluzione composta da zinco solfato ora immergerò due elettrodi. L'anodo positivo a sinistra; il catodo negativo a destra. Applico una tensione: 50V… 100V e vedete che si deposita dello zinco sul catodo: si forma l'elettrolisi del solfato di zinco. Ossigeno all'anodo e zinco al catodo.
[02:18] Però se aumento la tensione e la porto a 200, 300V… non si ha più la deposizione dello zinco ma si ha una reazione violenta di fusione fredda. Mentre se io abbasso la tensione ho la deposizione dello zinco.
[Spiegazione]
[03:16] Mentre io eseguo la fusione fredda elettrolitica, mi accorgo che una radio a onde medie accesa a pochi metri di distanza riceve tantissimi disturbi elettromagnetici. Allora mi sono posto il problema: se io con un analizzatore di spettro riesco a vedere quali emissioni radio vengono emesse, io posso stabilire quale elemento è entrato in reazione in questo plasma che si forma attorno al catodo.
[03:48] Naturalmente ho potuto avere in prestito un buon analizzatore di spettro che parte quasi da 0 MHz e arriva fino a 26.9 GHz, e con questo analizzatore di spettro ho potuto constatare che si sono delle emissioni particolari, di certe particolari frequenze. C'è un'emissione a 117 MHz molto potente e io ho potuto risalire che è dovuta alla molecola OH.
[04:21] La molecola OH io mi accorgo che ce ne è in soluzione in eccesso, in quanto toccandola con le mani questa acqua, questo liquido, dopo avere eseguito la reazione di fusione fredda elettrolitica per diverse ore, mi accorgo che le mani bagnate fanno sapone. Il sapone è un sintomo di presenza di ioni OH in eccesso in soluzione. Questi ioni OH non possono essere prodotto dall'elettrolisi dell'acqua, perché l'elettrolisi dell'acqua avviene sempre in condizioni di pareggio fra un atomo di ossigeno emesso all'anodo e due atomi di idrogeno emessi al catodo.
[05:06] Per cui, ogni volta che un atomo di ossigeno cede due elettroni all'anodo, parimenti due atomi di idrogeno acquistano due elettroni dal catodo. Per cui gli ioni OH non possono essere in eccesso in una normale elettrolisi dell'acqua.
[05:36] Poi c'è una seconda emissione che è a 327 MHz. Questa emissione, secondo delle tabelle, risulta essere dell'atomo di deuterio. Il deuterio atomico a questo punto si tratta di stabilire come può essersi formato del deuterio nella soluzione elettrolitica, in quanto nell'acqua c'è una minuscola parte di deuterio: solo un atomo ogni 6400 di idrogeno.
[06:12] Quindi, questa emissione forte a 327 MHz del deuterio può essere solo interpretata come la creazione in loco di deuterio. Come può essere creato il deuterio? Il deuterio è composto da un nucleo in cui vi è un protone e un neutrone. Il protone ce l'abbiamo già, ed è lo ione H+ dell'idrogeno, che va verso il catodo durante l'elettrolisi.
[06:45] A questo punto si tratta di capire come viene generato il neutrone in questo nucleo. Il neutrone può essere generato con la cattura elettronica da parte di un protone. Un protone, avvicinandosi al catodo in una certa condizione può assorbire un elettrone e trasformarsi in un neutrone, e legarsi poi ad un protone lì vicino.
[07:08] Naturalmente è una reazione che assorbe energia, quella della cattura elettronica, ma può essere fornita dal nostro generatore di corrente che usiamo. A questo punto questo deuterio può spiegare la sua formazione, può spiegare l'eccesso di ioni OH: perché quel protone che si è tramutato in un neutrone ha creato uno squilibrio nel rapporto idrogeno-ossigeno, per cui c'è un eccesso di ioni OH che io sento con le dita: sento il sapone strisciando le dita, e il sapone viene generato dagli ioni OH come nella soda caustica.
[Pausa]
[07:53] […] eseguire la reazione di fusione fredda elettrolitica si usano come elettrodi di solito degli elettrodi di tungsteno, perché è un metallo che ha il più alto punto di fusione: 3460 gradi centigradi. Ma comunque funziona con qualsiasi elettrodo, con qualsiasi metallo. Un metallo che fonde a una temperatura più bassa naturalmente fonderà immediatamente.
[08:22] La reazione di fusione fredda elettrolitica funziona anche con elettrodi in grafite, con elettrodi in carbone, purché conducano elettricità. Usando elettrodi in alluminio ho constatato una cosa molto strana: che questo alluminio fonde, sembra quasi bruciare, fa una reazione che sembra quasi di combustione e I residui che io trovo sul fondo del vaso hanno una caratteristica di avere un aspetto vetroso.
[08:50] Ora, il vetro è composto da ossido di silicio, per cui l'ossigeno può essere ricavato dall'aria durante la combustione. Ma il silicio non me lo riesco a spiegare, perché l'alluminio usato una una purezza del 99.5%.
[09:03] Come potete vedere dalla tavola periodica degli elementi, l'alluminio ha un peso quasi di 27 unità atomiche, mentre il silicio viene subito dopo con 28 unità di peso atomico. Questo vuol dire che l'alluminio più un protone si trasforma, si può trasformare in un atomo di silicio.
[Pausa]
[09:28] Come potete vedere da questa foto, in cui è rappresentato lo schermo dell'analizzatore di spettro che ho usato nell'esperimento, vediamo che sulla sinistra vi è 0 MHz, sulla destra abbiamo 2000 MHz e si possono notare questi picchi: I due principali, il primo a sinistra centrato a 117 MHz esattamente; il secondo centrato esattamente a 327 MHz. Il primo a sinistra è dovuto alla molecola OH e il secondo è dovuto all'atomo di deuterio.
[10:12] Come potete vedere, inoltre, sulla destra in corrispondenza di 1420 MHz, non vi è emissione radio tipica dell'atomo di idrogeno. Questo vuol dire che lo ione H+ non interviene nella formazione del plasma. Inoltre non è stata riscontrata neanche l'emissione a 21 GHz tipica della molecola dell'acqua.